giovedì 17 novembre 2011

SALMONE SAPORITO

Tra i tanti chef, diplomati o autodidatti, raffinati o pratici, alchimisti o apprendisti stregoni,  che popolano la tv  il  migliore per me è uno! Uno e basta.. JAMIE OLIVER
Ma, sincerità per sincerità devo ammettere una cosa: : ho iniziato a seguire I primissimi episodi di “THE NAKED CHEF” non per il suo modo di cucinare, e  nemmeno mi passava per la testa di poter imparare qualcosa da queste trasmissioni! NO!!
 Restavo incollata per mezz’ora davanti allo schermo solo perché  quelle prime puntate  erano per  girate  per alcuni minuti in esterni a Londra. Ed io sono follemente innamorata di quella città ricca di…praticamente tutto!
La mia maggiore attenzione era  quindi diretta a  Jamie che  gironzolava con il suo scooter per le  vie di South Kensingto,  knightsbridge, Notthng Hill  o di ogni altro quartiere meno conosciuto,  mentre faceva la spesa in  negozi tipici o mercatini  cercando  invano di  memorizzare quei posticini, trovare  un riferimento, il nome di una strada strada, un monumento famoso nelle vicinanze  per poterlo poi visitare personalmente.
Tentativi vani!! Ci  fossi riuscita almeno una volta
Già alla terza  puntata l’interesse era passato inevitabilmente  alla sua abilità e fantasia tra i fornelli, alla quarta  aspettavo trepidante  l’inizio dell’episodio con il videoregistratore pronto al REC, un blocco per gli appunti e una penna in mano.
E qui, complice  tecnologia e abilità nel prendere nota mentre lui parlava,  ho avuto decisamente più successo  ..
Il risultato  è un bel raccoglitore  di ricette in cui custodisco gelosamente sia la prima versione con scarabocchi, frecce  in ogni direzione  e cancellature , sia  quella correttamente  trascritta  al computer, catalogata e stampata.
Il suo modo di cucinare è EASY!!
Veloce, pratico ,  prepara sempre i suoi manicaretti  in una cucina semplice, come può esserlo quella di  ogni casa, compresa la mia.
Niente di professionale o super tecnologico;  e  a differenza di tanti  grandi chef non sporca mille pentole.
Delle  tante  ricette memorizzate, questa è quella che in assoluto faccio  più spesso.
Si prepara velocemente, cuoce in pochi minuti..  è  gustosa .. e fa la sua belle figura anche in presenza di ospiti!!

                                                                                   SALMONE SAPORITO
                                                                              Salmoni in tranci o a fettine
                                                                              Fettine di prosciutto o speck
                                                                              Sale, pepe, olio  QB
                   Zenzero  grattugiato

Per iniziare io metto il  salmone a marinare in una bustina per surgelati con olio,  sale, pepe e zenzero  grattugiato e lascio tutto in frigo per diverse ore.
Mi capita di usare, a volte, filetti  surgelati e in queste occasione lo preparo al mattino   e lo lascio scongelare  ed insaporire per tutto il giorno.
Al  momento di cuocerlo, elimino in parte  gli eccessi di marinata  dai filetti e li avvolgo in fettine di speck o prosciutto..
Uso più spesso lo speck perché l’aroma affumicato che ha rende veramente delizioso e vigoroso il salmone dal sapore più dolce e delicato!!
Metto i filetti pronti per il forno in una  pirofila   con un buon olio di oliva, un bel bicchiere di vino bianco;  condisco il tutto con zenzero  grattugiato,  sale e pepe
Il piatto cuoce piuttosto velocemente perché uso filetti mai troppo grandi.
Quindi 20 minuti e tutti a tavola!!!!!!!!!!!!!
Insalata verde per contorno e la cena è servita!!

venerdì 22 luglio 2011

PENNE MIMOSA

Non tutte le ciambelle riescono col buco!
Insomma, non è che possa soltanto mettere in bella mostra i miei successi culinari domestici. A volte capita che il risultato non sia all’altezza della passione che spendo tra i fornelli. Anzi, addirittura certi piatti, che io giudico gustosi e innovativi, spesso vengono accolti con diffidenza e un filo di disgusto dai miei tre soliti commensali.
Soprattutto quando si tratta di preparare sughi o primi piatti, l’intricata selva di paletti posti accanto a questo o quell’ingrediente, fa si che la mia fantasia e voglia di sperimentare ne escano, a dir poco, provate e mortificate.
Mio marito, per esempio, è intollerante al pomodoro: più è rosso, maturo e polposo, e più il suo stomaco si ribella. Così, da quasi quindici anni, nel mio lavoro di preparazione di piatti colorati e alternativi è assolutamente bandito il colore, rosso, che mi concedo solo quando, per motivi di lavoro, ci ritroviamo a non pranzare insieme.
Fortuna vuole che, per esigenze di lavoro, ci riuniamo a tavola tutti insieme solo per cena e quindi posso ridurre al minimo lo sforzo della mia fantasia.
L’ultimo di tale episodi pochi giorni fa. Ero in ferie e  quindi potevamo finalmente concederci un pranzo a casa come nei giorni di festa.
Come spesso capita nel frigo facevano bella mostra di se freschissime uova che mia suocera mi  fa avere dopo ogni visita al suo contadino di fiducia, ma faceva troppo caldo anche solo per pensare di preparare un saporita e ipercalorica carbonara.
Quindi ll lampo di genio: potevo farle sode per poi sbriciolarle
Mio figlio,  che non ha ancora due anni,  le mangia  così. Per lui utilizzo  però, solo il tuorlo!
Per una volta almeno, avrei fatto  lo stesso tipo di piatto per tutti e quattro.
Comincio a sfogliare i libri di cucina della Parodi, utili in ogni occasione,  e al primo sguardo trovo  la ricetta che cercavo: Fusilli mimosa..
Non avevo fusilli quindi ………….
                                                               PENNE MIMOSA
                                                               GR . 300 DI PENNE/ FUSILLI /PASTA CORTA IN GENERE
                                                               3 UOVA                ( 2 se sono grandi)
                                                               PECORINO          100gr
                                                               PARMIGIANO      50 gr
                                                               Olio, sale, pepe, origano

 La ricetta prevedeva che  le uova fossero bollite  per dieci minuti circa. Io le preferisco ben cotte e sode. Quindi le mie sono state in acqua per 15  minuti.
Una volta cotte e freddate le uova vanno sbriciolate con la forchetta in modo da ottenere dei piccoli fiori di mimosa appunto..

              
Cuocete la pasta prescelta.  Scolatela e conditela con olio, pepe e  una parte dei due tipi di formaggio..
Aggiungete  a piacere  un po’ di acqua di cottura per far sciogliere un po’ il formaggio e formare una cremina
In ultimo versate le uova in precedenza tritate..  o come  la ricetta vuole: mimosate.  Condite con il formaggio!!



Credevo di aver fatto un capolavoro.. e  in effetti a me sono piaciute tanto: erano saporite  e gustose ma non particolarmente piccanti nè pesanti!
Insomma, le trovavo piuttosto adatte anche come un primo piatto estivo
Era solo la mia opinione però, e quella a conti fatti conta sempre meno delle altre!
Mia figlia ha mangiato solo perché le ho detto che non c’era altro ma per tutto il tempo mi ha lanciato sguardi  minatori facilmente interpretabili:  ”non provare a rifarla!”
Mio marito  ha mangiato per pura fame, senza commentare e facendo spalluce alla mia richiesta di formulare un  giudizio spassionato.
Che delusione!
Finito di pranzare e riassettare, ho  ripreso in mano il libro della Parodi ed alla pagina dei "Fusilli mimosa" ho disegnato uno tristissimo smile  :-( 
RICETTA LETTA TESTATA E DISAPPROVATA!

giovedì 14 luglio 2011

FRITTATA AL VAPORE

Poche cose sono di gradimento al finissimo palato della mia bambolina di 11 anni.
I vizi gastronomi concessi quando era una bambina vengono ancora alimentati da tutti
Purchè mangiasse con appetito e non facesse smorfie e capricci abbiamo cercato di soddisfare i suoi gusti.
Una cosa che mangia  da sempre senza lamentele  sono le uova, meglio se proposte come omelette nelle forme piu disparate:  animaletti, fiocchi e stelle!
Per realizzarle tanta pazienza, qualche dito bruciacchiato e la cucina indescrivibilmente sporca!
Per fortuna quando i bimbi crescono smettono di far caso alla forma e badano finalmente alla sostanza  

L’idea di preparare  la frittatina e  cuocerle al vapore è nata durante la presentanzione a domicilio del noto elettrodomestico tuttofare  a cui avevo assistito proprio in compagnia di mia figlia.
 Per illustrarci le mille meraviglie di quel portentoso robot, la promotrice preparò per noi anche una deliziosa, morbida e leggerissima omelette. Servita con una semplicissima salsa al pomodoro mi sorprese per  la sua incredibille consistenza. Sembrava una mousse 
Quel magico elettrodomestico è ancora nella Top Ten dei miei desideri.
Nel frattempo, comunque, la frittata l'avrò preparata un migliaio di volte, improvvisando varianti diverse  che hanno sempre riscosso il medesimo successo

Queste le dosi per  una porzione

FRITTATA AL VAPORE

2 UOVA
SALE PEPE
POCHISSIMO OLIO



Sbattete le uova molto bene, salate.
Pepe a piacere.
Versate sul piatto di cottura e posizionate sopra la pentola 
quando l'acqua già bolle ma abbassate il fuoco al minimo
Coprite durante la cottura
Ci vorranno circa 10 minuti


                           

         
Servire come più vi piace

Io, sempre in ritardo, ho scelto un semplicissimo pomodoro e basilico 

Per  fare un pasto gustoso e completo è ottima con l'aggiunta di parmigiano grattugiato e prosciutto cotto a striscioline, ovviamente questi “correzioni” sono facoltative e molto personalizzabili.

martedì 12 luglio 2011

TORTA BILL BOLL BAO

La giornata inizia male....
la pesantezza che sento alle palpebre appena tento di aprire gli occhi per staccare la mia sveglia che continuna a rimandere le note di quella canzone che avevo programmato, non promette niente di buono!!
E quella pesantezza si fà lieve mal di testa quando scendo dal letto per portare al piccolino che reclame la sua colazione,  il biberon di latte che riposa al caldo nel termos sul mio comodino.

Purtroppo so perfettamente cosa sta succendo: fra 15 minuti al massimo non sarò in grado di stare in piedi..e l'emicrania nella peggiore delle sue forme si prenderà la mia vita, almeno per oggi!!!

Mi affretto a preparare la colazione a mia figlia, svegliarla e darle delle precise istruzioni per oggi, visto che tra poco sarò poco coscente..
Anche lei purtroppo sa bene cosa accradrà.. ha 11 anni e mi ha visto tante, troppe volte mezza morta!!

Chiamo subito mia madre: dal tono della mia voce capisce al volo e mi avvisa che a brevissimo verrà a prendersi i bambini, avverto l'ufficio che oggi non ci sarò, anche loro sanno ormai tutto...... e per ultimo, quando sono ormai sul letto, chiamo i soccorsi!!

..:-)) No.. non il 118!!
Almeno non in prima battuta!!! Anche se è capitato spesso di correre al Pronto Soccorso..
Alle 8.10 di un venerdì mattino strapieno di impegni ho solo bisogno di chiunque sia in grado di farmi un paio di iniezioni!!Una per placare l'emicrania ed una per la nausea ed il vomito che inevitabilmente seguono la prima con incredibile e mai richiesta fedeltà .. Farmaci che mi manderanno in uno stato di semi coma per alcune ore e che dopo, se sono fortuna, mi faranno tornare come nuova!!

La prima fortuna della giornata: trovo subito una crocerossina che si materializza per l'iniezione: la mia amica Isa che nella vita fa tutt'altro lavoro ma è bravissima e delicata "infermiera-al-bisogno".
Per me passa anche in farmicia a prendere i farmaci, visto che i miei sono scaduti.. (..ecco perche l'ultima volta non avevano fatto effetto!!!!)...
.............due PIC .........poi il nulla..

Alle 14 circa ritorno nella terra dei vivi, sono fortunata: sto meglio. sono in un bagno di sudore..ma il mal di testa è sparito, e pure la nausea!!
ci sarebbe anche un po' di appetito.. SANO..direi visto che sono completamente diguina.

Preparo un leggerissimo the e controllo i messaggi..
uno su tutti..Vittoria chiede come sto!! la mia bimba.. stasera c'è la festa in parrocchia,
dovevamo andarci!! L'avevo promesso!!
Chiamo subito mia madre..
Mi rassicura che l'avrebbe portata lei.. ma insisto che sto bene e che riesco a farlo io
.. poi aggiunge.. "Allora passo a comprare un dolcino da portare al rinfresco"...

...GIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
A queste feste ognuno porta qualcosa
"Lascia mamma,... ci penso!! faccio qualcosa di veloce!!!
.. intuisco dal mugugno che emana la cornetta il suo sguardo omicida...
"non ci provare.. o starai male di nuovo!"...
"Tranquilla" la rassicuro.."rimango a letto"
..
Ma ormai il pensiero della torta è diventato un tarlo..
eppoi continuo a sudare e sto bene, in fondo, e rivoglio la mia giornata.. o quella che ne rimane visto che ho perso tutta la mattina e anche altro..

Eppoi ho in mente qualcosa che è veramente molto veloce

La torta BILL BOLL BAO..
che abbia origini portoghesi???
non lo so..
Questa torta era fissa ospite  alla festa di compleanno della figlia della mia migliore amica...grazie alla suocera che, fino a che ha potuto, ha voluto mantenere con i nipoti, la tradizione familiare iniziata con i figli, ai quali preparava per ogni loro festa, questa delizia golosa, d'effetto, ma semplicissima!!

L'ho prerarata mille volte ed ogni volta è stata un successo!!!



 
TORTA BILL BOLL BAO

250 gr di farina
250 gr di zucchero
100 di cacao amaro
300 -350 gr di latte
6 gr di cremor tartaro
6 gr di bicarbonato

Miscelare gli elementi asciutti: zucchero, farina e cacao setacciati, cremor tartaro e bicarbonato; e aggiungere a filo il latte a filo fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.

Cuocere in forno preriscaldato a 180 \ 200 gradi per circa 30 minuti



 
La cottura dipende dal diametro della vostra tortiera e dallo spessore che avrà la torta

Sfornare lasciar freddare e guarnire a piacere..

Oggi solo zucchero a velo per me!!!




lunedì 13 giugno 2011

MACARONS

Sempre alla ricerca di ricette insolite.. mi serviva un dolcino piccolo e delizioso da servire al buffet di compleanno di Vittoria.

E quale blog se non quello dell’araba felice.. poteva ispirarmi?!!
I macarons non li conoscevo..  .. e proprio per questo mi hanno subito affascinato…
Ma la presentazione  di Stefania mi spaventava: se era preoccupata lei all’idea di prepararli che avrei combinato io??
Eppoi mi servivano informazioni precise..  se li servivo ai  miei ospiti volevo anche essere preparata a domande e chiarimenti su cosa fossero e come si preparassero ….mi piace dare risposte a chi mi chiede ricette e dettagli su ciò che offro
Tra le altre cose ero curiosa di sapere  perché fosse così importante avere degli albumi “vecchi” .. tante ricette facevano la medesima raccomandazione e chiedendo spiegazioni a Stefania_araba  ho saputo  che  usando albumi sgusciati da qualche giorno  si ottiene una  meringa leggermente più stabile   e meno soggetta a sgonfiarsi quando si aggiungono le polveri
Poi ho cercato altre creme da utilizzare come farcia visto che  il lemon curd non lo vedevo molto adatto a ragazzini di 11 anni
In rete ho  trovato  mille diverse  farciture adattissime  per i macarons: .. creme al cioccolato, alla vaniglia, alla frutta.. profumate  agli aromi più disparati
Alla fine ho valutato rischi e vantaggi:  se fosse stato un disastro avrei buttato più di un’ora di tempo ma meno di € 2.00 di materie prime...
Il problema tutt’al più sarebbe stato l’odore di dolce che inevitabilmente avrebbe invaso la casa e il dover riassettare la cucina sapendo che non ci sarebbe stato nulla  a far bella mostra di se sopra il ripiano pulito!!!  Quindi tanto profumo e nulla nel vassoio  
Consapevole di questo mi sono  messa all’opera … la tentazione era troppo forte ma la solita attenzione che presto ad ogni PRIMA ricetta, era questa volta quasi maniacale a tutti i vari passaggi, pesi a pause!!!
Con questa “riproduzione” partecipo al secondo premio , il cannello da pasticceria, del concorso dell’ARABA FELICE..IN CUCINA..
Qui la ricetta originale                           MACARONS
50 g di albumi vecchi di qualche giorno
13 g di zucchero semolato
2 gocce di succo di limone
112 g di zucchero a velo
62 g di farina di mandorle
poco colorante in polvere o pasta, facoltativo

La prima operazione da fare e' separare gli albumi necessari dai tuorli. L'operazione andrebbe fatta 5 o 7 giorni prima di quando si vogliono usare, tenendoli in frigo in un recipiente di vetro coperto con pellicola.
Quando si decide di utilizzarli, tirarli fuori dal frigo un'ora prima.
La seconda, e' mettere nel mixer lo zucchero a velo e la farina di mandorle, farle girare per pochi secondi (meglio usando la funzione pulse, per non farlo scaldare ) e versare poi il composto ben omogeneo in una ciotola.
Cominciare quindi unendo le gocce di succo di limone agli albumi e montarli con le fruste a forte velocita'. Pian piano, man mano che montano, aggiungere lo zucchero semolato in tre volte.Appena il tutto risulta una meringa ben ferma, unire in una volta la farina di mandorle miscelata precedentemente nel mixer con lo zucchero a velo, e l'eventuale colorante, e girare energicamente dal basso verso l'alto per amalgamare. Ecco la foto del composto dopo un paio di colpi di spatola:
Fermarsi non appena il composto ricadra' "a nastro" dalla spatola. Se a questo punto andrete troppo avanti a girare il composto diventera' piuttosto liquido e totalmente ingestibile.Montare alla sac a poche una bocchetta liscia da circa un cm, versarvi dentro il composto e procedere a formare i macarons su una teglia coperta con carta forno.
Attenzione che la carta forno stia completamente piatta, o avrete macarons dalle forme picassiane...
Non fateli troppo grandi, diciamo 3 cm al massimo, perche' poi si allargano un po'.
Sbattere quindi con molta delicatezza la teglia sul piano di lavoro, coperto con un panno da cucina, come ordina Pierre Hermè :-) Questa operazione serve a farli diventare lisci, senza l'antipatico ciuffo sulla sommita'.
Ora fate riposare le teglie all'aria per un'oretta.
Preriscaldare il forno ( io sempre statico) a 150 gradi. Passato il tempo del riposo, infornare una teglia alla volta. Dopo 5 minuti, aprire un po' il forno per far uscire il vapore che si sara' formato. Richiudere e continuare la cottura altri 7-8 minuti circa.
Ovviamente con la cottura bisogna provare con il proprio forno, potrebbe volerci qualche minuto in meno nel vostro, o in piu', nel mio in meno di quindici minuti sono sempre pronti
Far scivolare subito via la carta forno dalla teglia, per evitare che i macarons continuino a cuocere, ed aspettare che siano perfettamente freddi per staccarli.
Da freddi potete procedere alla farcitura.
Dopo averli farciti e' essenziale che i macarons riposino 24 ore in frigo, dove i sapori si fonderanno e loro prenderanno la consistenza per cui sono famosi.
Tirarli fuori pero' almeno mezz'ora prima di servirli.


Nella mia versione ho farcito i macarons con  ganache al cioccolato bianco, e cioccolato fondente.

In quelli rosa ho messo ganache al cioccolato bianco colorato di rosa

Per i primi 30 pezzi ho usato albumi vecchi come indicato.. poi ho provato quelli che si comprano gia nel sgusciati nel tetrapack e per fortuna non ho trovato difficolta nel  mantenere densità dell'inpasto.

Questo il mio risultato..


 

 

venerdì 10 giugno 2011

MINI HAMBURGER VERDI

Mia figlia ha 11 anni.. e sin da piccolissima era una mission impossible per me farle mangiare le verdure..di qualsiasi forma e colore .. fino a che una sera di diversi anni fa, mentre eravamo a cena a casa di amici,anche loro con figli piccoli, la padrona di casa sforna questa delizia!!
..
Ed è stato amore a prima vista..
Non solo ha mangiato tutta la sua porzione ..ma ha fatto anche il bis!!
Come lasciarsi sfuggire questa occasione, più unica che rara, di migliorare e variegare la sua dieta???

Inoltre questa ricetta è un ottimo esempio di "occultamento cibo" dato che all'inizio perdevo anche tempo per dare forme strane agli hamburger utilizzando gli stampini dei biscotti che diventavano cosi fiori, stelle, cuoricini...farfalle..

Ideale quindi per partecipare al nuovo contest della Banda Dei Broccoli e di "Il posto delle fragole"

MINI HAMBURGER VERDI

2 Zucchine medie
300 gr circa di bietole
250 gr di ricotta di mucca
100 gr di parmigiano circa 
sia per il ripieno che per la copertura
pan grattato q.b.
Sale, pepe

Lessare le zucchine e le bietole in acqua salata.
Una volta cotte strizzare molto bene le bietole e lasciar raffreddare le zucchine in un colino in modo che perdano un po' di acqua ...Frullare le due verdure insieme
Aggiungere la ricotta, il parmigiano e mescolare..
A questo punto mettere il pan grattato .. non saprei dare una quantità precisa,  dato che dipende dalla densità del  passato di verdure.. Occore però ottenere una consistenza che permetta al composto di essere lavorato per  formare gli hamburger..
Aggiustare di sale e pepare leggermente (facoltativo ovviamente)
Cospargere gli hamburger finiti di parmigiano su ambo i lati..

Passare in forno a 100 - 120 gradi circa per 15 o 20 minuti 



N.B.
- Si possono sostituire le verdure e magari utilizzare gli spinaci..o aggiungere patate, carote.. fantasia  ragazzi!!!
- Per un risultato più saporito si possono mescolare parmigiano e pecorino romano...
- Ottimi anche congelati!! Al bisogno passarli direttamente in forno senza farli scongelare.



giovedì 9 giugno 2011

L’ARABA FELICE IN CUCINA…


 A leggere quello che scrive verrebbe da dire… felice non solo in cucina…
In ogni modo ciò che in cucina crea rende felice coloro che seguono il suo blog !!
Me per esempio che adoro i sapori esotici e tutto ciò che esula dalla nostra italianissima (e ottima ..per carità!!!!)  dieta mediterranea!!!
Questo blog  nasce un po’ anche dalla voglia di partecipare ai vari.. “contest.. giveaway . concorsi.“    come li vogliamo chiamare… non in maniera “occulta" e nascosta solo dietro un indirizzo email..
Quindi.. ecco il primo 


Per partecipare nella sezione "TERMOMETRO" ho scelto questa ricetta:

  
da Living di Martha Stewart

fettine di petto di pollo
latticello oppure un mix fatto con yogurt bianco e latte in parti uguali
uno spicchio d'aglio
fette di pancarre', anche integrali
sale, pepe
olio extravergine d'oliva

Marinare le fettine di pollo in una ciotola con abbondante latticello ( o il mix preparato da voi), uno spicchio d'aglio intero e schiacciato, sale e pepe per minimo un'ora, meglio ancora una notte.
Passare le fette di pancarre' al mixer in modo che risultino ridotte in briciole grossolane.
Mettere le briciole in una teglia con carta forno, irrorarle con poco olio e passarle in forno preriscaldato a 190 gradi finche' saranno dorate, ma non troppo colorite.
Nel mio forno ci sono voluti proprio pochi minuti, dopodiche' tirarle fuori e farle intiepidire.
Ora prendere una fettina di pollo alla volta, salarla leggermente scolandola dall'eccesso di marinata e passarla nel mix di briciole cotte, pressando bene perche' aderiscano.
Ora il barbatrucco: metterle a cuocere direttamente sulla griglia del forno, senza teglia. Se le mettete su carta forno diventeranno mollicce, cosi' invece rimarranno croccanti.
Consiglio solo una teglia sul fondo del forno per raccogliere qualche briciola che inevitabilmente si stacchera'.
Se siete piu' fortunati e possedete una di quelle grigliette da appoggiare direttamente sulle teglie, ancora meglio ;-)
Cuocere quindi a 190 gradi per i primi 5 minuti, abbassare a 180 gradi e continuare la cottura finche' le fettine saranno pronte, ancora qualche minuto.
Servire subito ben calde, magari con un po' di limone.

 
Ed ecco la mia versione!!

Mia figlia ne va pazza soprattutto se accompagnate da finte patatine fritte..tanto per rimanere in tema